- 1,5 kg di gnocchi di patate artigianali buoni (o altrettanto di pasta per gnocchi se avete voglia di farla)
- 1/2 kg di ragù standard molto asciutto (meglio se è di più)
- 1 busta di spinaci surgelati (o 1 kg di spinaci o bietina freschi)
- Abbondante formaggio grana
- una noce di burro
- Sale
Fate scongelare gli spinaci (o cuoceteli e strizzateli) e fateli asciugare in una padella con poco burro e un po’ di sale. Mentre si intiepidiscono preparare la pasta dello struccolo, impastando gli gnocchi tra loro e stendendoli in una sfoglia alta un dito.
Assolutamente necessario lavorare sopra un foglio di carta forno o carta oleata (altrimenti occorre usare un bel po’ di farina e l’impasto ne risente).
Trasferire la sfoglia, rovesciandola, su un canovaccio pulito, bagnato e ben strizzato.
Disporre sulla pasta prima gli spinaci, poi del grana e infine il ragù, in strato sottile, lasciando libero il bordo tutto attorno.
Arrotolare con l’aiuto del canovaccio, premere bene il bordo e le parti finali per sigillare, e poi arrotolare nel canovaccio, che si chiude alle estremità con dello spago da cucina. Può essere utile fermare anche la stoffa in mezzo usando una grossa spilla da balia (senza bucare lo stuccolo).
Nel frattempo si mette a bollire abbondante acqua salata in una grande pentola (grande davvero, altrimenti non si può fare). Si immerge con un minimo di delicatezza lo struccolo e si fa cuocere per 20/25 minuti. Se la pentola è grande su un fuoco casalingo l’acqua bolle comunque piano e va bene. Se bollisse energicamente va abbassato il fuoco.
Estraete con delicatezza lo struccolo dall’acqua: il metodo migliore è prendere un’estremità con una pinza (per non scottarsi) e sollevare il resto con un mestolo forato.
Appoggiate sul piano di lavoro e aspettate qualche minuto per non scottarvi, ma non troppo, altrimenti la pasta si appiccica allo strofinaccio.
Liberate lo struccolo dall’involucro e non fatevi venire un urto di nervi (come faccio io) perché ci sono fessure in qualche punto: è quasi inevitabile, ma lo struccolo non ne risente.
Tagliate a fette e disponete sul piatto da portata.
Servite a parte altro ragù e grana: ciascuno lo completerà a suo gusto.
NOTA: le estremità senza ripieno non sono belle da vedere, mancano di spinaci e certo non vanno servite a un pranzo, ma col ragù sopra sono comunque ottime.
NOTA2: consiglio vivamente di preparare il ragù in anticipo, altrimenti è proprio un lavoraccio, senza contare che il ragù non si può stendere bollente, ma va fatto come minimo intiepidire (ma se è proprio freddo, meglio).